Carcharhinus albimarginatus Rüppell, 1837

(Da: www.discoverlife.org)
Phylum: Chordata Haeckel, 1874
Subphylum: Vertebrata Lamarck J-B., 1801
Classe: Chondrichthyes Huxley, 1880
Ordine: Carcharhiniformes Compagno, 1977
Famiglia: Carcharhinidae Jordan D.S. & Evermann, 1896
Genere: Carcharhinus Blainville, 1816
Italiano: Squalo dalle punte argentee
English: Silvertip shark
Français: Requin pointe blanche, Requin à pointes blanches de récif, Requin houareau
Deutsch: Silberspitzenhai
Español: Tiburón de puntas plateadas, Tiburón punta plateada
Descrizione
È una specie robusta e aerodinamica con un muso largo e abbastanza lungo e grandi occhi rotondi. Le cinque paia di fessure branchiali sono brevi. Su ogni lato delle mascelle vi sono 12-14 denti, più 1-2 denti più piccoli sulla sinfisi (la zona centrale delle mascelle). I denti superiori sono larghi, hanno cuspidi triangolari oblique e sono strettamente serrati tra di loro alla base; quelli inferiori hanno cuspidi erette e sono più distanziati. La prima pinna dorsale è grande e triangolare e ha origine sopra o poco più avanti le estremità libere delle pinne pettorali. Tra la prima e la seconda pinna dorsale vi è una sorta di cresta. Le pinne pettorali sono proporzionalmente più lunghe di quelle della maggior parte dei Carcarinidi ed hanno forma falciforme ed estremità appuntite. La colorazione è grigio-azzurra con riflessi bronzei sul dorso e bianca sul ventre. Lungo i fianchi corre una sottile striscia bianca e tutte le pinne hanno i margini e le estremità bianchi. Lo squalo dalle punte argentee può raggiungere i 3 metri di lunghezza, ma generalmente non supera i 2-2,5 metri. Il peso massimo registrato è di 162,2 chili. Le femmine sono più grandi dei maschi. Sebbene lo squalo dalle punte argentee si sposti molto, mantiene una certa fedeltà ad alcune aree determinate e alcuni esemplari esibiscono perfino un comportamento territoriale. Si incontra generalmente da solo o in coppia. In acque profonde sono stati osservati anche piccoli gruppi di femmine adulte[7]. Gli individui di questa specie sono molto aggressivi tra di loro e molti di essi presentano vistose cicatrici. Quando compete per il cibo occupa una posizione predominante nei confronti di squali delle Galapagos (C. galapagensis) e squali pinna nera (C. limbatus) delle stesse dimensioni. Talvolta forma aggregazioni miste con gli squali grigi di barriera. Alcuni carangi arcobaleno sono stati osservati nell'atto di sfregarsi contro la ruvida pelle di questi squali per liberarsi dai parassiti. Essi seguono talvolta mammiferi marini come i tursiopi (Tursiops sp.) e sono a loro volta seguiti dal pesce pilota (Naucrates ductor). Proprio come avviene nel caso degli squali grigi di barriera, questi squali possono divenire protagonisti di alcuni movimenti stereotipati quando sono avvicinati dai subacquei, allo scopo di comunicare che sono pronti all'attacco. L'animale si allontana repentinamente sino ad una distanza di circa 15 metri dalla minaccia prima di voltarsi e caricarla. Ad una distanza pari a circa due volte la lunghezza del suo corpo, lo squalo si blocca, irrigidisce le pinne pettorali, spalanca le mascelle, abbassa i due terzi inferiori del corpo e «vibra» come se stesse rabbrividendo. Gli ultimi due aspetti sono caratteristici solo di questa specie, ed in particolare i «brividi» possono enfatizzare le punte pallide delle pinne. Se il subacqueo non si allontana, lo squalo si avvicina rapidamente e tenta di ferirlo con i denti superiori. La dieta di questi animali consiste principalmente di pesci ossei come cernie, sgombri, tonni, escolar, pesci lanterna, pesci volanti, labridi e sogliole. Occasionalmente si nutrono anche di aquile di mare, squali di piccole dimensioni e polpi. Gli esemplari più grossi tendono ad essere anche i più apatici e si nutrono di specie del fondale. La particolare dentizione, che presenta caratteristiche diverse tra la mascella superiore e quella inferiore, consente loro di caricare prede di grosse dimensioni e di staccare in un solo colpo grossi pezzi di carne con violenti morsi e ritirate. Altri esemplari circondano pesci che si nutrono e intervengono per impadronirsi del loro cibo. Si avvicinano alle navi e sono attirati da particolari suoni artificiali a bassa frequenza. Come gli altri Carcarinidi, lo squalo dalle punte argentee è viviparo; una volta che gli embrioni hanno terminato la scorta di tuorlo, il sacco vitellino ormai vuoto si trasforma in una sorta di connessione placentare attraverso il quale gli embrioni traggono nutrimento direttamente dalla madre. Nell'emisfero australe sia gli accoppiamenti che le nascite avvengono in estate. Nel corso del corteggiamento il maschio morde la femmina per tenerla stretta durante la copula; una femmina osservata era priva della punta della prima pinna dorsale proprio a causa di questo comportamento. Ogni due anni le femmine partoriscono nidiate di 1-11 (solitamente 5-6) piccoli dopo un periodo di gestazione di circa un anno. I neonati, lunghi alla nascita 63-68 centimetri o 73-81 centimetri a seconda degli autori, vivono in acque meno profonde di quelle frequentate dagli adulti. Il tasso di crescita in natura è molto variabile: Kato ed Hernandez (1967) registrarono per i piccoli squali dalle punte argentee una crescita media di 3,8 centimetri all'anno, pari al 5,3% della lunghezza corporea, ma alcuni esemplari potevano crescere anche di 20,8 centimetri (una lunghezza pari al 30,1% della lunghezza corporea) ed altri mostravano perfino una «crescita» negativa. I maschi raggiungono la maturità sessuale a 1,6-1,8 o 1,9-2 metri di lunghezza e le femmine a 1,6-2 metri.
Diffusione
Lo squalo dalle punte argentee è diffuso in modo discontinuo in gran parte degli oceani Indiano e Pacifico. Nell'Oceano Indiano occidentale si incontra dal Mar Rosso al Sudafrica e nelle acque attorno a Madagascar, Seychelles, Gruppo di Aldabra, Mauritius e Arcipelago delle Chagos. Nel Pacifico occidentale vive dal Giappone meridionale all'Australia settentrionale, passando per Taiwan, Filippine, Indonesia, Nuova Caledonia, Guam, Palau, Isole Salomone, Isole Marshall, Isole della Fenice e Tahiti. Nel Pacifico orientale è diffuso dalla Baja California meridionale alla Colombia, comprese le Isole Cocos, Galapagos e Revillagigedo. Non è stata confermata la presenza di questi squali nel Golfo del Messico e nel Mar dei Caraibi. Gli squali dalle punte argentee vivono al di sopra delle piattaforme continentali e insulari a profondità di 30-800 metri, occupando tutti i livelli della colonna d'acqua. Sono più comuni attorno a isole oceaniche, banchi di corallo e margini esterni delle barriere coralline. Gli esemplari giovani prediligono i bassi fondali delle acque costiere o le lagune, mentre gli adulti preferiscono acque più profonde, anche se le zone di competenza delle due generazioni sono leggermente sovrapposte.
Sinonimi
= Carcharhinus platyrhynchus Gilbert 1892 = Carcharias albimarginatus Rüppell 1837 = Carcharinus albimarginatus Rüppell 1837 = Eulamia albimarginata Rüppell 1837 = Eulamia platyrhynchus Gilbert 1892.
Bibliografia
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Data: 01/11/1994
Emissione: Squali Stato: British Indian Ocean Territory |
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Data: 15/08/2005
Emissione: Squali e razze Stato: British Indian Ocean Territory |
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Data: 02/03/2009
Emissione: Gli squali Stato: Union of the Comoros |
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